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Tarkett, 120 anni di storia e di linoleum a Narni

Presentazione del libro che ripercorre lo sviluppo del sito produttivo oggi di proprietà della multinazionale Tarkett

Un libro per celebrare i 120 anni di produzione del linoleum a Narni. Centoventi anni di futuro. Il linoleum di Narni e la sua storia è stato presento oggi nella sede di Tarkett, multinazionale leader nel settore dei pavimenti resilienti, tessili, legno e sportivi, che nello stabilimento di Narni produce pavimenti in linoleum.

Nelle sue pagine c'è la vicenda industriale dello stabilimento, costruito nel 1889, in cui ha attualmente sede Tarkett. Alla presentazione del volume, che si è svolto nella Sala Domus Linoleum, all’interno della sede Tarkett, hanno partecipato: Giuseppe Cioffi, Amministratore Delegato Tarkett, Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, Antonio Alunni, presidente di Confindustria Umbria e Francesco De Rebotti, sindaco di Narni. Gianni Bovini, dell’istituto per la Storia dell’Umbria Contemporanea ha illustrato i contenuti del libro.

La presentazione

L'amministratore delegato di Tarkett Giuseppe Cioffi ha ripercorso la storia del sito industriale frutto di una lunga serie di intuizioni imprenditoriali. Come anche quella del fondatore del gruppo Tarkett "che negli anni Ottanta – ha ricordato Cioffi – acquisì lo stabilimento perché voleva nel suo portafoglio industriale un prodotto naturale e sostenibile come il linoleum".

Il sindaco di Narni De Rebotti ha sottolineato come l'industria sia capace di costruire identità in una comunità. "Le fabbriche –  ha detto – sono un elemento identitario che dovrebbe essere valutato con molta attenzione. L'esempio della Tarkett è indirizzato ad un futuro di sostenibilità e qualità di processo e di prodotto che sono elementi di orgoglio per un amministratore".

"La lunga storia di questo sito industriale – ha affermato Antonio Alunni – conferma la vocazione industriale di questo territorio. L'industria è parte integrante del nostro passato e del nostro futuro. Tutto questo suscita un grande senso di responsabilità che è quello di far sì che l'Umbria torni uno dei centri della civiltà industriale e quindi il centro della modernità".

"Tarkett è un'azienda che è cresciuta e che dà occupazione –  ha concluso la presidente Marini – centoventi anni sono molti, coincidono con la storia dell'industria italiana. Quindi una storia importante anche per la modalità con cui è stata ripensata la funzione della fabbrica e di questo impianto che torna ad essere produttivo grazie alla capacità di tenere insieme ricerca scientifica, innovazione e sostenibilità. Qui è stato introdotto il tema dell'economia circolare che deve diventare parte della cultura della nostra comunità. Oggi fare industria significa produrre lavoro, ricchezza e innovazione attraverso cicli produttivi sostenibili. La Tarkett rappresenta una delle nostre realtà industriali che hanno una visione sul futuro, realtà che sono motivanti per le giovani generazioni che devono entrare nel mondo del lavoro e che hanno qualità e talento per contribuire all'innovazione".

“Il volume – sottolineano Renato Covino e Lorenzo Francisci nell’introduzione – rappresenta un percorso volto a collocare la Linoleum all’interno di un contesto industriale e territoriale, valorizzandone i caratteri di luogo non solo di produzione, ma anche di cultura e memoria, rifiutando l’idea, oggi corrente, secondo cui l’impresa è solo una realtà dove si realizzano utili e non anche un momento di costruzione di identità della comunità, capace di sviluppare e mantenere il capitale sociale di un territorio. In tal senso, questo volume rappresenta un modo non celebrativo di ricordare i 120 anni della Linoleum, non con gli occhi rivolti al passato, ma ripensandoli e proiettandoli nel futuro”.

La storia

Al 1889 risale, infatti, la nascita della Società per la Fabbricazione ed il Commercio degli Oggetti in Guttaperca e Affini che dopo pochi anni, nel 1898, sarà acquisita da Giovanni Battista Pirelli. Pirelli costituirà la Società del Linoleum in cui farà conferire l’impianto narnese, impegnandolo in una nuova produzione destinata a durare fino a oggi. La scelta del sito produttivo di Narni fu legata al fatto di essere collegata alla linea ferroviaria facilitando l'afflusso delle materie prime, tutte naturali, per la realizzazione del linoleum: olio di lino, farine di legno e sughero, resine naturali e juta.

Nel 1899 la produzione di linoleum dello stabilimento di Narni raggiunge i 100 m² al giorno. Anche nel dopoguerra continua l'espansione e lo stabilimento arriva a impiegare 450 dipendenti. Nel 1926 lo stabilimento di Narni viene dichiarato ausiliario e affluiscono commesse pubbliche. Si alternano poi periodi di crisi, come quella del 1929, con altri di espansione. Ma il settore è in continua evoluzione per l'affermarsi di nuovi tipi di pavimentazione.

Nel 1975 la Società del Linoleum passa da Pirelli a Montefibre. Nel 1987 lo stabilimento narnese viene acquisito dal Gruppo Sommer, oggi Tarkett, che nell’arco di trent’anni ha investito nello sviluppo ecosostenibile con strategie ecologiche e innovative, favorendo il principio dell'economia circolare. Attualmente Tarkett è una delle quattro fabbriche al mondo che producono linoleum.

L’azienda

Tarkett, azienda leader a livello globale che propone soluzioni innovative per pavimentazioni e superfici sportive, nel 2017 ha fatturato oltre 2,8 miliardi di euro.

Il Gruppo conta clienti in oltre 100 Paesi, ai quali fornisce una gran varietà di prodotti vinilici, linoleum, tessili, gomma, legno, laminato, erba sintetica e piste per atletica. I 13.000 dipendenti distribuiti in 34 stabilimenti producono 1,3 milioni di metri quadri di pavimenti ogni giorno destinati a scuole, case, alberghi, uffici, negozi e impianti sportivi.

Il Gruppo è costantemente impegnato nello sviluppo ecosostenibile con strategie eco-innovative e promuove il principio dell'economia circolare. Tarkett è quotata sulla borsa di Parigi Euronext (compartimento A, ISIN: FR0004188670, ticker TKTT).

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