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La fotografia come strumento di integrazione: “Con gli occhi di Ulisse” si racconta il territorio

Al Digipass di Narni la mostra allestita grazie al coinvolgimento diretto delle persone con disagio psichico. Sarà aperta fino al 6 gennaio

Una mostra per raccontare l’integrazione, il coinvolgimento attivo delle persone con disagio psichico attraverso le immagini e la conoscenza del territorio. E’ nato così il progetto che ha portato all’allestimento della mostra fotografica Con gli occhi di Ulisse, nata come prodotto finale dei laboratori promossi nel corso del tempo all’interno del Progetto SIPROIMI disagio mentale, di cui il Comune di Narni è ente titolare dal 2011 e di cui il Beata Lucia è soggetto gestore. Negli ultimi otto anni si è lavorato per l’accoglienza integrata di un totale di 30 beneficiari che, una volta superate le difficoltà di natura psichica, hanno avuto modo di vivere il territorio, intraprendere percorsi scolastici, formativi e lavorativi.
Per favorire una maggiore socializzazione e integrazione delle persone accolte, sono stati promossi tanti laboratori e attività, puntando sulla preziosa collaborazione delle organizzazioni e associazioni del territorio.
Dal 2016 l’associazione culturale Sator propone un interessante laboratorio fotografico agli ospiti del Progetto SIPROIMI Narni DM che, nel 2019, con il progetto La luce è per tutti, ha previsto un’attività di reportage-racconto del territorio realizzando foto urbane e di paesaggio. Attraverso gli scatti e le uscite effettuate, c’è stata l’opportunità di favorire la socializzazione e stimolare le capacità individuali dei ragazzi ospiti della struttura SIPROIMI “Villa Renata”.
Venerdì 20 dicembre, alle 17,30 al Digipass  di Narni, sarà inaugurata la mostra fotografica “Con gli occhi di Ulisse”, accompagnata da una breve presentazione dei lavori e da un video con una selezione delle immagini.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni, fino al 6 gennaio 2020, dalle 9, alle ore 18,30.

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